Più forte del virus che ha attanagliato tutto il mondo, più potente delle difficoltà che hanno vessato l’organizzazione, più entusiasmante e contagioso che mai nel riportare in Friuli un evento sportivo di caratura ormai mondiale. Mercoledì 27 gennaio, Udine sarà ancora una volta teatro di Udin Jump Development, la kermesse di Salto in Alto, giunta nel 2021 alla sua terza edizione, che quest’anno alzerà ancora l’asticella.
Alessandro Talotti, Mario Gasparetto e Massimo Di Giorgio, i tre organizzatori del meeting, già entrato nel novero delle principali manifestazioni internazionali dedicate all’atletica leggera e nella Top 4 mondiale delle riunioni di salto in alto, hanno in questa edizione delle importanti marce in più, per spingere ancora in avanti la macchina di Udin Jump Development: il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport e la diretta RAI e in streaming tramite il proprio canale YouTube, per raggiungere tutti gli appassionati del territorio Italiano e quelli internazionali, attratti dalla possibilità di vedere all’opera l’élite del salto in alto mondiale.
Quello che Udin Jump Development 2021 vuole dare è un messaggio di fiducia verso un futuro normalizzato. Già l’edizione 2020, benedetta da due campioni olimpici del calibro di Javier Sotomajor e Stefan Holm, aveva riscosso un clamoroso successo mediatico, di pubblico e di interesse: un anno fa, al palaIndoor “Ovidio Bernes”, vinsero il cinese Zhang Guowei e la slovena Marusa Cernjul.
Quest’anno, il campo partecipanti si preannuncia stellare perché, in attesa della conferma della partecipazione dei migliori interpreti maschili, che si preannuncia di livello mondiale, già la competizione femminile assicura, da sola, spettacolo puro. Il 27 gennaio, sarà a Udine la giovanissima e fenomenale ucraina Jaroslava Oleksiïvna Mahučich, ventenne già pluri campionessa del mondo a livello giovanile, capace di un primato personale di 2.04 e già in forma strepitosa se si pensa che qualche giorno fa, in uno dei primi salti dell’anno, ha superato i 2.02 metri.
Con la Mahučich, salterà anche la polacca Kamila Lićwinko, campionessa mondiale a Sopot nel 2014, capace di un primato personale di 2.02. A difendere i colori azzurri tutte le principali atlete italiane, che inizieranno a Udine il percorso verso la possibile partecipazione alle Olimpiadi di Tokio della prossima estate. Annunciate la friulana Alessia Trost, Elena Vallortigara, Idea Pieroni, la migliore delle azzurre a Udin Jump Development 2020, eppoi ancora Erika Furlani, che l’anno scorso fissò il primato personale a 1.94, Maria Morara, Rebecca Pavan.
Sarà interessante anche rivedere la campionessa uscente del meeting Marusa Cernjul, la recordwoman U23 slovena Lia Apostolowski (pb 1.92) e la giovane ceka Bára Sajdoková, altra atleta con un personal best di 1.91.
Come da tradizione, Udin Jump Development non è e non sarà solo un meeting, seppur di alto livello tecnico. Gli organizzatori, con la collaborazione della A.S.D. Libertas Udine e il contributo della Federazione Italiana di Atletica Leggera, stanno allestendo di concerto con l’Università di Scienze Motorie di Udine una serie di studi e di relazioni tecniche sui dati che emergeranno dalla gara del 27 gennaio, che saranno poi illustrate nei convegni on line e digitali che si svilupperanno nelle settimane e nei mesi successivi. Questo per rispettare l’assunto che Udin Jump Development è un’occasione di crescita anche didattica e tecnica offerta a tutti coloro che si occupano di Sport, oltre che il miglior modo per portare avanti la straordinaria tradizione della scuola di Salto in Alto udinese.
di:
Uff. Stampa Francesco Tonizzo